Il giro di vite è un racconto nero, in cui si intreccia il soprannaturale con la più viva realtà. Nulla è eccessivamente enfatizzato e ciò rende ancor più reale quello che da Henry James viene raccontato.
Questo romanzo breve è narrato attraverso la lettura dei diari della protagonista, una giovane donna che accetta di recarsi a Bly, una dimora di campagna, dove vivono i due bambini ai quali deve fare da istitutrice. Una volta arrivata sul posto, all'apparenza tutto è sereno e affascinante. I due piccoli allievi, Flora e Miles, sono educati, intelligenti e accattivanti, quasi angelici. Tuttavia la quiete viene turbata da un tetro segreto: un'ombra di mistero aleggia sui due bambini.
L’angoscia tangibile che grava sulla casa si solidifica improvvisamente quando alla giovane si presentano i fantasmi di un uomo e di una donna, protagonisti in vita di una sordida storia d’amore. La ragazza ha solo un desiderio: salvare i suoi due giovani protetti, che le appaiono innocenti e ignari.
Una storia spietata di fantasmi, in cui paura e terrore sono dosati con mano magistrale dall'autore che crea, così, un racconto semplicemente spaventoso in perfetta assonanza con la tradizione gotica.
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