Protagonista del romanzo è il capitano Simone (Simonino) Simonini, notaio, spia, falsario e accanito antisemita estremamente cinico che vive nel XIX secolo e che si candida a diventare “il personaggio più cinico e antipatico di tutta la storia della letteratura”. Per servire governanti, servizi segreti, ministri e poliziotti, questa enigmatica figura si aggira per l’Europa tra cospirazioni, intrighi politici e rivolte. Il romanzo è ambientato tra Parigi, Torino e Palermo e rielabora la storia del Risorgimento con dati e personaggi realmente esistiti, tranne il protagonista, unico elemento di fantasia del romanzo, che funge da trait-d'union dei diversi fatti e protagonisti storici e ai quali viene attribuito un ruolo primario nella maggior parte dei complotti dell'Ottocento.
Il lavoro di ricerca effettuato da Umberto Eco per la scrittura di questo nuovo romanzo è durato cinque anni e ripercorre la storia buia e dolorosa che ha tessuto le basi della disumanità del novecento.
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