Considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa, L'idiota di Fëdor Dostoevskij, pubblicato nel 1869, racconta la vita del principe Myskin, ultimo erede di una grande famiglia decaduta. Il personaggio è una creatura spiritualmente superiore, in cui la candida fede nella fratellanza umana e il proposito di fare il proprio dovere con onestà e sincerità si accompagnano ad una totale inesperienza di vita e ad una sorta di paralisi della volontà. Tornato a Pietroburgo dopo un lungo soggiorno in Svizzera per curarsi dell'epilessia, viene travolto dalla vicenda della bella Nastas'ja Filippovna. Decide di chiederla in moglie per sottrarla ai suoi due contendenti: il violento Rogozin, che per un amore folle alza la propria offerta in denaro, e il segretario del generale Epancim, Ganja, che mira invece alla dote. Ma Nastas'ja, turbata dalla proposta, fugge con Rogozin, mentre del principe si innamora Aglaja, la figlia del generale.
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